Una favola piena di qualcosa senza essere mai di troppo.
Per grandi e piccini, ma anche per chi è qualcosa nel mezzo.
Qualcosa di Troppo sono io che leggo tanto, troppo a tal punto da avere gli occhi tutti rossi e stanchi. Qualcosa di Troppo siete anche voi, basta che pensiate a tutto ciò che non vi stanca mai ed a cui non riuscite rinunciare, pur cadendo nell'eccesso. Qualcosa di Troppo è una principessina senza limiti per qualsiasi cosa da cui ogni volta richiede troppo. Il problema sorge quando un dolore troppo forte la travolgerà. Quanto può essere complicato superare la morte di una madre? Quanto può essere grande il vuoto che rimane? Ma soprattutto come si potrebbe tappare la falla per non affondare? Ecco cosa succede a Qualcosa di Troppo, la perdita improvvisa della mamma le lascia un buco nel cuore, questo vuoto però ha un grandissimo aspetto negativo non si riesce a colmare con nulla.
La morte non significa che qualcuno se ne va,
ma che tu nel frattempo resti.
Il giorno del funerale della madre Qualcosa di Troppo incontra uno strano ometto, né giovane né vecchio, che dice di chiamarsi Cavalier Niente. Tutto ciò che le dice però in quel momento a Qualcosa di Troppo sembra completamente sbagliato e inopportuno. Il Cavalier Niente ama il dolce far niente, cosa che a Qualcosa di Troppo sembra del tutto impossibile, lei vuole sempre fare, fare troppo. Così riempie ogni secondo della sua vita con qualsiasi cosa le capiti a tiro, basta che la tenga impegnata. Ogni attività che Qualcosa di Troppo prova a fare però risulta inutile e la tiene solamente impegnata per un periodo preciso di tempo e quel vuoto dentro rimane incolmabile. Quasi sconsolata, ma non ancora scoraggiata, incomincia ad avere rapporti con gli altri ragazzi del regno grazie a Smorfialibro, una sorta di social dove gli stati d'animo vengono stesi con dei lenzuoli fuori dalle finestre. Anche questa attività però non riesce a colmare quel grande buco nel cuore. Dopo tantissime prove Qualcosa di Troppo prova a riempire quel buco con delle persone, nello specifico cerca la persona con cui condividere il resto della sua vita, incitata anche dal suo stesso padre. Ma in realtà in ogni sua avventura amorosa, manca proprio l'ingrediente fondamentale: l'amore. E ogni volta Qualcosa di Troppo sente i consigli del Cavalier Niente ruotargli per la testa, così torna a pensare a lui e alle sue stranezze...
Il bisogno è solo un sogno:
prima o poi finisce o comunque sfinisce
Un libro che ti fa sognare rimanendo con i piedi per terra, ti insegna ad apprezzare ciò che spesso viene disprezzato o molte volte catalogato come qualcosa di inutile: il dolce far niente. La storia di questa troppo dolce, curiosa e troppo tutto, principessina vi stupirà piacevolmente troppo da non poter far a meno di finire il libro. Le illustrazioni di Tuono Pettinato sono la ciliegina sulla torta che ci permettono di apprezzare ogni idea dell'autrice con delle linee chiare e semplici, ma allo stesso tempo ricche di ogni sfumatura caratteristica degli stati d'animo umani.
PRO:
Una lettura che potrete condividere con i vostri bambini
La semplicità dello stile narrativo
Le illustrazioni
La possibilità di finirlo tutto d'un fiato
CONTRO:
Potrebbe non piacere questo stile fiabesco
La brevità
Pagine: 176
Editore: Longanesi
Data di pubblicazione: 9 feb 2017
La Principessa Qualcosa di Troppo, fin dalla nascita, rivela di possedere una meravigliosa ma pericolosa caratteristica: non ha limiti, è esagerata in tutto quello che fa. Si muove troppo, piange troppo, ride troppo e, soprattutto, vuole troppo. Ma quando, per la prima volta, un vero dolore la sorprende, la Principessa si ritrova «un buco al posto del cuore». Com’è possibile che proprio lei, abituata a emozioni tanto forti, improvvisamente non ne provi più nessuna? Smarrita, Qualcosa di Troppo prende a vagare per il regno e incontra così il Cavalier Niente che vive da solo in cima a una collina e passa tutto il giorno a «non-fare qualcosa di importante». Grazie a lui, anche la Principessa scopre il valore del «non-fare», del silenzio, perfino della noia: tutto quello da cui è abituata a fuggire. Tanto che, presto, Qualcosa di Troppo si ribella. E si tuffa in Smorfialibro, il nuovo modo di comunicare per cui tutti nel regno sembrano essere impazziti, s’innamora di un Principe sempre allegro, di un Conte sempre triste, di un Duca sempre indignato e, pur di non fermarsi e di non sentire l’insopportabile «nostalgia di Niente» che la perseguita, vive tante, troppe avventure… Fino ad arrivare in un misterioso luogo color pistacchio e capire perché «è il puro fatto di stare al mondo la vera avventura». Chiara Gamberale, abituata a dare voce alla nostra complessità, questa volta si concentra sul rischio che corriamo a volere riempire ossessivamente le nostre vite, anziché fare i conti con chi siamo e che cosa vogliamo. Grazie a un tono sognante e divertito, e al tocco surreale delle illustrazioni di Tuono Pettinato, Qualcosa ci aiuta così a difenderci dal Troppo. Ma, soprattutto, ci invita a fare pace col Niente.
Chiara Gamberale è nata nel 1977 a Roma, dove vive. Ha esordito nel 1999 con Una vita sottile. Ha scritto, fra gli altri, La zona cieca (2008, Premio Campiello Giuria dei Letterati), Le luci nelle case degli altri (2010), Per dieci minuti (2013), Avrò cura di te, a quattro mani con Massimo Gramellini (2014), Adesso (2016). È autrice e conduttrice di programmi radiofonici e televisivi come Io, Chiara e l’Oscuro (Rai Radio2) e Quarto piano scala a destra (Rai Tre). Collabora con La Stampa, Vanity Fair, Io Donna e Donna Moderna.
Tuono Pettinato (Andrea Paggiaro, 1976) è tra i più quotati autori di fumetto italiani. Ha collaborato a diverse riviste, tra cui Internazionale, Linus e Repubblica XL. Tra i suoi libri: Il magnifico lavativo, Garibaldi (vincitore nel 2012 del Premio Forte dei Marmi per la Satira Politica), Enigma. La strana vita di Alan Turing (con Francesca Riccioni), Nevermind, Corpicino, We are the champions (con Dario Moccia).
Frasi sottolineate
La morte non significa che qualcuno se ne va, ma che tu nel frattempo resti.
Quando succedono cose troppo brutte, ci mettiamo un po' ad accettarle, tanto che all'inizio non ci sembrano nemmeno vere
L'amicizia era una cosa più stupefacente della luna piena, più favolosa del Natale! Era luna piena e Natale insieme! Era Capodanno e primo giorno d'estate!
Nessuno è migliore di nessuno, siamo tutti delle mezze schifezze con i piedi puzzolenti e proprio per questo ci conviene non farci la guerra a vicenda e lasciarci in pace
Nell'esatto momento in cui ci sentiamo migliori degli altri, diventiamo uguali a loro
Il bisogno è solo un sogno: prima o poi finisce o comunque sfinisce
Il momento più bello di ogni illusione è quando finisce
È la vita stessa il pericolo della vita. E finché siamo in vita tanto vale stare in vita e non pensarci
Il non essere è molto, molto diverso dal non fare
Meno fai più sei
Pensa a com'è fatta una bottiglia. La sua parte più importante qual è? [...] La parte piena di vuoto! Grazie a quella parte la bottiglia potrà venire riempita di acqua o di sciroppo di lampone o di vattelappesca. Ma se quella parte è sporca, saranno sporchi pure l'acqua, lo sciroppo di lampone o vattelappesca.
Se non fai pace con lo spazio vuoto dentro di te, niente potrà mai riempirti.
Tutto quello che ti serve per riempire la tua vita è robaccia, è acqua sporca. Tutto quello che la tua vita accoglierà, perché le capita e perché comunque le starebbe bene anche essere vuota, è invece roba buona, acqua pulita.
È il puro fatto di stare al mondo la vera avventura
I tuoi casini sono il regalo più bello che ho ricevuto da questo strano, strano mondo.
È bellissimo, sai, annoiarsi con qualcuno che amiamo
Avete letto anche voi questo libro?
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