Quello che aveva capito, con certezza assoluta,
era che vivere senza di lui sarebbe stato, per sempre,
la sua occupazione fondamentale,
e che da quel momento le cose avrebbero avuto ogni volta un'ombra, per lei,
un'ombra in più, perfino nel buio, e forse soprattutto nel buio.
Tre storie brevi, ma intense, stessi protagonisti ma ogni volta è come se fosse la prima volta. Per chi ha già letto il libro Mr Gwyn, dello stesso Baricco, avrà un déjà vu sentendo il titolo del libro. Infatti, viene citato all'interno del romanzo e lo scrittore ha deciso alla fine della stesura di Mr Gwyn di scrivere realmente questo libro. Premettiamo però che il libro può essere tranquillamente letto senza aver avuto tra le mani il suo predecessore, Mr Gwyn.
Lo stesso Baricco ha affermato che Tre volte all'alba è una specie di continuazione della filosofia di pensiero di Jasper Gwyn, perciò chi aveva apprezzato il libro non potrà fare a meno di leggerlo.
Le pagine scorrono una dopo l'altra, la velocità è pari alla voglia di sapere, fino al terzo e ultimo racconto. Ogni storia ha il suo quid, il suo insegnamento celato ma pur sempre in bella vista per un lettore attento. Poche descrizioni e molti dialoghi sembra quasi una sceneggiatura di tre cortometraggi uniti indissolubilmente tra loro eppure distanti in modo irreale.
Non mi dirai che non ci hai mai pensato. Lasciare perdere e ricominciare tutto da capo. Non sarebbe male, no?
Lei è pazza.
Ma la donna disse che gran parte della gente sogna di ricominciare da capo, e aggiunse che in questo c'era qualcosa di commovente, non di pazzo. Disse che in realtà quasi nessuno, poi, ricomincia da capo davvero, ma non si ha idea di quanto tempo la gente passi a fantasticare di farlo, e spesso proprio mentre è nel bel mezzo dei suoi guai, e della vita che vorrebbe lasciar perdere.
Ho capito che non si cambia veramente mai, non c'è modo di cambiare, come si è da piccoli si è tutta la vita, non è per cambiare che si ricomincia da capo. E per cosa allora?, chiese l'uomo. La donna stette un po' in silenzio. [...] Si ricomincia da capo per cambiare tavolo, disse. Si ha sempre questa idea di essere capitati nella partita sbagliata, e che con le nostre carte chissà cosa saremmo riusciti a fare se solo ci sedevano a un altro tavolo da gioco.
Un libro consigliato a chi ama i racconti brevi come le notti bianche di Dostoevskij o storie di ordinaria follia di Bukowski.
Una piccola perla da leggere tre notti prima dell'alba.


Pagine: 96
Editore: Feltrinelli
Data d'uscita: 2012
Si incontreranno per tre volte, ma ogni volta sarà l’unica, e la prima, e l’ultima. Tre storie. Tre incontri. Tre episodi in cui scivolano personaggi che si incrociano, per sfasature temporali, in età diverse, sullo sfondo della hall di un hotel. L’albeggiare che annuncia, per tre volte, l’insistenza di un sentimento.
Frasi sottolineate
La cattiveria è una luce fredda in cui ogni cosa perde colore, e lo perde per sempre.
Le chiese com'era possibile che di una casa non rimanesse più niente, dopo che il fuoco se l'era presa, nel buio della notte. La donna sapeva che la risposta esatta era che un sacco di cose, di quella casa, sarebbero rimaste per sempre e che lui ci avrebbe messo una vita a togliersela dalla testa ma invece rispose che sì, era possibile, se una casa era di legno poteva ridursi a un mucchio di cenere, per quanto potesse sembrare strano.
Non è detto che se ami davvero qualcuno, ma tanto, la cosa migliore che puoi farci insieme sia vivere.
Guardava quella casa, davanti a sé, e pensava alla misteriosa permanenza delle cose nella corrente mai ferma della vita. Stava pensando che ogni volta, vivendo con loro, si finisce per lasciare su di loro come una mano leggera di vernice, la tinta di certe emozioni destinate a scolorare, sotto il sole, in ricordi.
La donna si voltò verso di lui e vide lo stesso viso di tante altre volte [...]. Ci mise un po' a dire qualcosa. Stava pensando alla misteriosa permanenza dell'amore, nella corrente mai ferma della vita.